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Risotto della Gioeubia

L’ultimo giovedì di gennaio nei cortili e nelle piazze di Busto e del circondario si compie un rito: il rogo della "Giöbia", la vecchia malefica che simboleggia la conclusione dell’inverno e l’inizio della primavera

L’ultimo giovedì di gennaio nei cortili e nelle piazze di Busto e del circondario si compie un rito: il rogo della "Giöbia", la vecchia malefica che simboleggia la conclusione dell’inverno e l’inizio della primavera, la morte e la vita quindi, la realtà di ieri e l’ignoto del domani. E alla saga del fuoco segue il rituale banchetto con risotto e luganiga. Nel risotto giallo è d’obbligo fare una fossetta da riempire di vino.

Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 30’
Ingredienti
- burro
- salsiccia sbriciolata
- salsiccia tagliata a fettine
- un bicchiere di vino rosso
- cipolla
- riso carnaroli
- brodo di carne
- formaggio grattugiato

Preparazione
Scottate il riso, come al solito su un piccolo letto di cipolle che tenda appena a soffriggere, col midollo di bue e il burro. Bagnate con brodo di cappone o di gallina ripiena. A riso quasi cotto foraggiate abbondantemente e mettetevi la salsiccia, a grossi pezzi, e cuocetela per qualche minuto, perché la luganiga, al suo interno, deve rimanere quasi cruda. Naturalmente luganiga grossa come un pollice e riso non troppo asciutto perché possa mantecare per qualche munito, fuori dal fuoco. A piacimento fare una fossetta e riempirla di Barbera e vino di Barletta.


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